La Madonna delle Nevi: una piccola Cappella Sistina a Torrita di Siena

Nel mutare di denominazione, da Madonna di Porta a Sole fino alla successiva consacrazione alla Madonna delle Nevi, l’edificio è stato uno spettatore silente di molte vicende storiche per cinquecento anni. Già dalla sua gestazione costruttiva, sviluppatasi da una preesistente maestà di strada, si comprende come un’autentica religiosità popolare riponesse il proprio destino e si affidasse all’effigie della Vergine per cercare conforto in momenti particolari o in occasione di episodi avversi: epidemie di peste, scontri bellici, assedi militari.

Al suo interno è presente l’affresco di Girolamo (Siena 1470 – 1524), allievo del padre Benvenuto di Giovanni del Guasta da Siena. Nel dipinto è rappresentata l’Assunzione, databile tra la fine del quattrocento e i primi anni del cinquecento. Inizialmente deve essere stato dipinto in un semplice tabernacolo appena protetto, situato a ridosso delle mura castellane lungo l’allora percorso che passando per Torrita collegava la via Lauretana alla Francigena. Il tripudio di colori, il campionario variegato di personaggi sacri che partecipano su più registri alla celebrazione della Vergine, protagonista del ciclo pittorico, fanno dell’affresco un degno esempio di quel fervore artistico che coinvolse la città di Siena e il territorio di sua pertinenza tra lo scadere del XV e gli inizi del XVI secolo. In esso sono dipinte 71 teste: 26 nella nicchia, 35 nell’imbotte e 10 nel fronte e le figure sono poco al di sotto della grandezza naturale. Anche ciò può dare un’idea dell’importanza e grandiosità dell’opera, talché i Torritesi la indicano anche con l’appellativo “La piccola Cappella Sistina”.

 

            L’affresco (sinistra) / Dettaglio: la Vergine con gli angeli e San Tommaso (destra)

Dettagli: Angeli musicanti ai lati della Vergine

 

Dettaglio: L’annunciazione

Patriarchi e profeti negli sguanci

Dettagli: San Pietro e Paolo e le Sante Flora e Lucilla

Dettagli: San Sebastiano e San RoccoDettagli: San Costanzo e Santa Flora

Dettagli: Lapidi presenti nell’oratorio

Bassorilievo originale attribuito a Donatello e alla sua bottega (1429-30)
Chiesa delle Sante Flora e Lucilla – Torrita di Siena

 

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Ghino di Tacco
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